martedì 30 ottobre 2007

Rete sovraccarica?

All'Università di Pavia, dopo l'implementazione della rete wireless (arrivata in ritardo di quasi un anno) sono comparsi dei cartelli con la scritta "Wi-fi all'Università di Pavia, 30 e lode in tecnologia".




Ora siamo tutti contenti: abbiamo la nostra rete senza fili e possiamo collegarci tranquillamente con il nostro bel portatile (se lo abbiamo) da qualsiasi aula studio o cortile e magari telefonare via Skype o simili.

E fino a qui tutto ok. Trenta e lode.

Il problema è che non tutti possiedono un portatile e nelle varie Facoltà le aule computer sono ancora piuttosto affollate. Nelle aule di Scienze Politiche, famosa più per il bar che per gli alti standard tecnologici, è comparso un cartello che dice "Siete pregati di non utilizzare Messenger, Skype, webchat o simili per sovraccarico della rete".

Pare che le videochat occupino parecchia banda. E questo ci sta. Ma una chat normale non è così pericolosa da questo punto di vista, nemmeno se più utenti si connettono contemporaneamente. Allora mi diranno: perché uno studente dovrebbe perdere il suo tempo a chattare e occupare quindi la rete che è di tutti? Beh perché forse le nuove frontiere della comunicazione non andrebbero abbattute in questo modo, senza distinzioni di alcun tipo, senza una politica coerente e soprattutto comprensibile.

Perché con la wi-fi posso fare ciò che voglio mentre nelle aule no? Perché a Scienze Politichehttp://www.un.org/ o http://www.worldbank.org/ (i siti delle Nazioni Unite e della Banca Mondiale per intenderci)?

Forse non è solo un problema di rete sovraccarica...

Trenta e lode in tecnologia, zero in buon senso.

Guardare cosa succede altrove non aiuta di certo il buon nome del nostro Ateneo. Un esempio è la wi-fi dell'Università di Urbino (www.wireless-campus.it): tecnologia e intelligenza possono andare di pari passo...

1 commento:

Mizar ha detto...

Credo che altrove, sempre nell'unipv, si possa allegramente chattare via wifi