martedì 15 gennaio 2008

Universitari romani contro la visita del Papa

Il rettorato della Sapienza occupato contro la visita del Papa. Che ne pensate?

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Io commento con:
"Quante ca***** (gli asterischi stanno per "volate"), se ognuno vivesse la vita con meno ipocrisia e più concretezza sarebbe un mondo nettamente migliore e con meno problemi"

Alberth ha detto...

Non so se sia più "colpa" del Papa o di chi lo ha invitato.
Non credo comunque che il suo discorso verterà sulla riabilitazione di Galileo Galilei, condannato nel 1633 dalla Santa Inquisizione per aver abbracciato le teorie cosmologiche copernicane...
Concludendo si deve aggiungere, come sostiene anche Alessio (http://www.ziorufus.it/), che il Pontefice, nei suoi tour, fa sempre il pienone...
Tutta pubblicità per "La Sapienza" insomma...

Mizar ha detto...

ahi serva Italia

Anonimo ha detto...

ULTIMORA: IL PAPA NON ANDRA' ALLA SAPIENZA.
Che dire a tal proposito? 2 pensieri contrastanti si affollano nella mia mente altrimenti sgombra:
1) tranne alcuni rari casi (nazisti e psicotici e dittatori e Fabrizio Corona), l'impedire a qualcuno di parlare è, dal mio modesto punto di vista, un atto non corretto e, comunque, sempre una sconfitta di una società come la nostra la quale basandosi, (almeno a parole...) sul concetto di libertà di opinione, ognuno dovrebbe essere libero di dire quel che gli pare e piace.

2) chi predica vento raccoglie tempesta. Non si può attuare una metodica e costante opera di demolizione della laicità dello stato italiano tramite campagne atte a distruggere alcune conquiste (194) o impedirne altre (PACS) e non aspettarsi che qualcuno se la pigli a male.
Il Papa è libero di dire ciò che vuole? Giusto, ci mancherebbe altro! ma allora ne paga anche le conseguenze di chiunque esprima le proprie opinioni, ivi compresa la possibilità di essere ferocemente criticato da persone che hanno il suo medesimo diritto di parola.

Anonimo ha detto...

Non vedo perchè si debba fare tanto rumore per una cosa del genere: in italia il Papa è considerato un'autorità, dunque la sua presenza in una qualsiasi università sarebbe motivo di vanto...Che poi alcuni preferiscano una personalità più laica è un'altro discorso...
ire

zesitian ha detto...

beh, dal mio punto di vista avete tutti ragione. sintetizzo i fatti:
1. il rettore invita il papa per l'inaugurazione dell'anno accademico;
2. un folto gruppo di professori gli fa sapere che proprio quel giorno no, lo faccia almeno un altro giorno;
3. il rettore tira dritto, e di lì le contestazione con inevitabile salita di tono e allargamento ai temi della laicità;
4. il papa rinuncia, fiutando la strumentalizzazione a suo favore.
Considerazioni: la cosa non avrebbe alcuna importanza, se non fosse figlia degli ultimi tristissimi anni, con la Chiesa che esce dal mondo e si rifugia nella difesa della fede, ingerendo pesantemente nella vita politica e i parlamentari che fanno a gara a chi è più servo e il tg1 che ieri pareva L'Osservatore Romano (e meno male che con Riotta le cose dovevano cambiare).
è indubbio che in Università debbano poter parlare tutti. è altrettanto indubbio che in un'università laica, tra le più grandi d'Europa, le visite di un Papad dovrebbero essere concepite come la visita del capo di un Paese straniero, e non come la Massima Autorità venuta a tagliare il nastro di un nuovo anno di lotta per conquistare alla ricerca e all'insegnamento il valore che loro spetta.
(piccola nota: mi cambiate l'indirizzo nel link al mio blog? ho cambiato piattaforma).
armando

Rainbow ha detto...

Facevano una figura migliore a lasciarlo venire..