martedì 5 giugno 2007

Parliamo serialmente: "Numb3rs"

Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, il fatto che una rete pubblica (= finanziata dal canone) sia completamente allo sbando e senza la minima traccia di una politica editoriale degna di questo nome può anche avere dei risvolti positivi.

Sembra incredibile, ma è così.

Sto parlando della RaiDue diretta da Marano Antonio, logicamente nominato non in quanto bravo ma perché amico di Bossi & co., un dirigente sotto la cui direzione la rete che un tempo fu di Minoli e Freccero ha raggiunto auditel da prefisso telefonico, fatto salvo per l’eccezione incarnata da “L’isola dei famosi” (non che ci sia da vantarsi per questo risultato, sia chiaro…).
Ebbene, quello che potrebbe essere considerata – televisivamente parlando – una vera e propria sciagura, ha in sé un germe di speranza: infatti, non sapendo dove andare a parare per riempire i palinsesti tra un’edizione e l’altra de “L’isola della Ventura”, a RaiDue si è ben pensato di parare sui serial televisivi americani di qualità.
Ora, il fatto che questa sia una mera situazione di comodo e non una mirata strategia per portare in Italia quella che (a detta di tutti) è la forma di narrazione più congeniale sia ai tempi che ai nuovi media, è confermato dal fatto che la programmazione degli episodi è sviluppata senza alcuna logica e con la spiacevole sensazione (palese, per chiunque abbia un grado zero di conoscenza televisiva) che loro stessi non credono in quello che trasmettono: ciò confermerebbe la messa in onda a dir poco schizofrenica di veri successi quali “Disperate Housewife” o “Lost”. Devono aver pensato: se il campionato di calcio è andato in vacca per aver tolto un appuntamento fisso e certo come era la partita della domenica pomeriggio, perché non provare anche con i telefilm?

Ora, premesso questo, capita che su RaiDue finiscano dei veri e propri gioiellini di serialità, gioiellini che, fino a poco tempo fa, nella migliore delle ipotesi sarebbe stati trasmessi a notte fonda ma che, visto il deserto in cui si trovano, godono dell’onore della prima serata.
Numb3rs”, andato in onda domenica sera (sono repliche: le puntate nuove iniziano dal 10 giugno).
La serie, incentrata sulla collaborazione tra un brillante matematico e il fratello, agente dell’FBI, è veramente uno spettacolo, sia per gli occhi (ottimi effetti visivi), sia per la mente (la risoluzione del caso, basata sull’incrocio tra tecniche investigative “classiche” e matematica, non è mai banale): non eccellente con “Criminal minds”, ma poco ci manca.
Graditissimo ritorno di Peter Mac Nicol, già “cult” in Ally Mac Beal, qui nelle vesti di un fisico fallito esperto di videogame amico/mentore del matematico/detective.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

SI LEGGE DAL PERIODICO “UNIVERSITA’” DEL PRC DI LECCE

“(…) Francesco Miglino, nel 1995 denunciò due deputati della Lega che erano stati clamorosamente ripresi dalle telecamere mentre votavano per i colleghi assenti, la Procura della Repubblica di Roma intervenne ipotizzando vari tipi di reato ma fu fermata dal presidente Violante che fece ricorso addirittura alla Corte Costituzionale sostenendo che era competenza del Parlamento e non della Magistratura. Gli diedero ragione ( la Corte costituzionale non è così indipendente come si crede) e il risultato fu… che non se ne fece
più nulla.
Era il periodo in cui i DS flirtavano con la Lega, con le famose cene di D’Alema con Bossi.

CON CHE FACCIA QUESTI SIGNORI POSSONO COMBATTERE LA MALEFATTE DEL CENTRODESTRA, SE NE HANNO FATTE O AVALLATE DI SIMILI “

Francesco Miglino aveva acquisito le prove per l’ imputazione di: “ falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e sostituzione di persona ai sensi 479 e 494 del codice penale per i due deputati della Lega”. Ed aveva trasmesso al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma una circostanziata denuncia chiedendo che nel Parlamento, la sede più alta della Repubblica, fosse impedito che deputati, in concorso con deputati assenti , potessero attribuirsi falsamente la qualifica e l’ identità di altri parlamentari attestando falsamente la presenza e l’ espressione del voto dei due deputati non presenti e potessero essere incassati per i deputati assenti i costosi gettoni di presenza.

Francesco Miglino, che ha consegnato alla storia della Repubblica ed alla Magistratura numerosi e concreti atti contro coloro che hanno attentato alle Istituzioni ed alla Costituzione, attualmente dirige la scuola formazione quadri del Partito Internettiano ed è convinto che l’ attuale sistema politico, che ha già causato l’ impoverimento delle famiglie, se non fermato in tempo porterà al declino del Paese: per questo è impegnato a formare i giovani con strumenti di analisi mirati alla realizzazione di indispensabili progetti strutturali ed al controllo diretto e capillare dal basso sulla spesa di denaro pubblico tramite internet; Nella sede di Milano del partito internettiano è prioritario dare ai giovani non slogan acritici da strillare in piazza ma la conoscenza del vero volto dei politici e dei partiti che hanno lasciato tracce indelebili del loro operato in atti societari, atti giudiziari, pubblicazioni di magistrati e giornalisti coraggiosi e nell’ archivio della Corte del Conti .

GRUPPO SAN FRANCESCO

Mizar ha detto...

bello, interessante ma che c'azzecca qui?

Anonimo ha detto...

PARTITO INTERNETTIANO
Via Torelli Viollier, 33 � 20125 MILANO
www.partitointernettiano.it- email: francmi2008@yahoo.it

A seguito deliberazione del Gruppo San Francesco, Francesco Miglino segretario nazionale del partito internettiano, ha presentato un esposto alla
PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI MILANO
e per conoscenza al GIP Clementina Forleo, per esporre alla Magistratura l� agire, all� interno delle Istituzioni repubblicane, della famiglia del ministro Clemente Mastella e chiedere se � corretto oppure si configurano un conflitto di interessi o altri reati, avendo appreso che:
- �(�) Il prologo ed i festeggiamenti del matrimonio del figlio di Clemente Mastella sarebbero costati:
�(�) la bellezza di un milione e 250 mila euro di contributi erogati alla ISIDE NOVA � Sandra che tutto move (�)� (da il giornale.it)
- che l�assegno di unmilione250mila � staccato dalla Regione Campania, con a Presidenza del Consiglio Regionale Campania la moglie del ministro Clemente Mastella, sarebbe stato incassato dalla Iside Nova, associazione fondata e ad presidenza della moglie del ministro Mastella sino al 2005 ;
- che l� attuale presidenza della Iside Nova, dopo la elezione a Presidente della Regione Campania della moglie del ministro Mastella, � passata nel 2006 al figlio del ministro Mastella,
- che dopo aver incassato l� assegno di unmilione250 mila �, la Iside Nova, a presidenza il figlio del ministro Clemente Mastella, ne ha incassato recentemente un altro di 750mila euro emesso dalla Regione Campania per la manifestazione �quattro notti e.... pi� la luna piena�;

Il Gruppo San Francesco :
- apprezza la correttezza analitica del il �giornale.it� che ci ha informato sull� esborso della Regione Campania �(�) la bellezza di un milione e 250mila � di contributi erogati alla Iside Nova � Sandra che tutto move (�)�
- annota la drammatica ed angosciante denuncia di Giorgio Bocca apparsa nell� articolo sull� Espresso :
�VIVA GLI SPOSI CON I NOSTRI SOLDI
Nessun scandalo a Ceppaloni, il solito matrimonio di figli di ministri o notabili o capobastone. A spese dello Stato, della Regione, della Provincia, insomma del denaro pubblico. Le orchestrine, e i cantautori che si sono per l� allegria del Beneventano, la Oxa, Gigi D�Alessio, Lucio Dalla, avevano il disturbo pagato dalla Iside Nova , una associazione dei Mastella sponsorizzata dalla Regione Campania del presidente Bassolino. Concertini para istituzionali ora per un matrimonio ministeriale ora per il battesimo del figlio di un padrino della Camorra., e anche questa � storia risaputa , tradizionale. Dove sta lo scandalo ? Dove sta se per il matrimonio del figlio di un ministro si restaura la chiesa, si costruisce un posteggio, si mobilitano il Comune ed i vigili urbani? Che novit� � ? (�)�

Il Partito Internettiano a breve mander� in rete il proprio portale e metter� in atto il vero, sostanziale evento rivoluzionario che � il controllo democratico tramite internet sulle singole, dettagliate voci della spesa di denaro pubblico: l� unico strumento di controllo effettivo a disposizione di chiunque voglia impegnarsi per l� Italia amministrata con correttezza e denudare le illegalit� gravissime e destabilizzanti attualmente in atto nascoste nei supporti cartacei non a portata della gente.
Alla ragioneria della Regione Campania saranno chiesti i bilanci e le singole voci di spesa di denaro pubblico che dovranno scorrere in rete in modo che ogni Campano possa conoscere la qualit� dei propri amministratori ed ogni contribuente possa conoscere chi gestisce e come viene impiegato il proprio denaro conferito in tasse.
Temiamo che i masterweb in PHP del partito internettiano, appena busseranno alla porta della Regione Campania per chiedere i dati contabili da mandare in rete, saranno respinti a male parole se non pesantemente malmenati. Essendo videocorredati potranno documentare e mandare in rete la violenza con cui le incrostazioni locali difendono lo status quo.
Il cammino � appena iniziato e sar� durissimo portare il controllo internettiano e popolare sulle voci di spesa specialmente dove interi pezzi dell� Italia repubblicana, sono nelle mani delle cosche e non solo quelle della malavita organizzata.
Solo la rete salver� il nostro sventurato Paese dalla classe politica che, lontano dalla Costituzione repubblicana, senza pudore e sotto i nostri occhi lo vessa e lo immiserisce.

per la segreteria del partito internettiano
Francesco miglino

Anonimo ha detto...

PARTITO INTERNETTIANO
Via Torelli Viollier, 33 – 20125 MILANO- partint2004@tiscali.it

IL GIORNALISMO POST-INTERNETTIANO DEVE ESSERE SOPPRATTUTTO SERVIZIO SOCIALE E SE INTERVIENE SULLA CAMORRA DEVE CHIAMARE IN CAUSA LA MAGISTRATURA E GLI UOMINI DELLE ISTITUZIONI PAGATI DALLO STATO PER FAR RISPETTARE LA LEGGE E SMASCHERARE I MISERABILI POLITICI CONNIVENTI.
IL GIORNALISMO DI SANTORO, CHE PROBALIMENTE NON CONOSCE LE MULTIANGOLAZIONI DELLA COMUNICAZIONE INTERNETTIANA, NELL’ ULTIMA TRASMISSIONE, NON DENUNCIA LE OMISSIONI DEGLI UOMINI DELLE ISTITUZIONI, NON CONSEGNA I NOMI DEI POLITICI VERI RESPONSABILI CHE DAL DEGRADO TRAGGONO PROFITTI MA CI INFORMA CHE LA CAMORRA ISPIRA FILM E SCENOGRAFIE, CHE E’ IMPRENDIBILE, CHE PROSPERA NEL SUD.
INVECE DI EVIDENZIARE CHE LE PAZIENTI POPOLAZIONI MERIDIONALI SONO VITTIME DELLA SITUAZIONE PER LA PALESE LATITANZA DELLO STATO, LASCIA INTENDERE CHE SONO CONNIVENTI.


Il gruppo San Francesco scopre nella presa di posizione del segretario nazionale del partito internettiano Francesco Miglino in occasione della trasmissione “SUD” a firma di Michele Santoro, molte affinità con l’ attuale messaggio di Michele Santoro sulla gente del Sud:

“ PERVERSIONE DI SANTORO E NON “SUD” DOVREBBE CHIAMARSI LA TRASMISSIONE DI RAI 3 SUL MERIDIONE.
SONO INCALCOLABILI I DANNI MORALI ED ECONOMICI CHE IL DELIRIO DI SANTORO CONTINUA A PROCURARE ALL’ IMMAGINE DEL SUD ABITATA DA 26 MILIONI DI CITTADINI DI GRANDE DIGNITA’, CIVILTA’ E CULTURA A CUI L’ ITALIA DEVE TUTTO.

Non sappiamo se la deontologia di un giornalista pagato con danaro pubblico permetta di varcare impunemente i canoni dell’ obiettività e della verità, di cancellare da intere regioni ogni dignità e sconfinare nella calcolata scelta di argomenti per ferire, diffamare, soddisfare il desiderio incontenibile e malsano di rappresentare il degrado e ostentarlo come prova forte della condizione meridionale. Non sappiamo se l’ autocompiacimento masochistico inconsapevole, estremizzato dall’ impellenza delirante di una estroversione viscerale, possa prescindere dai contenuti e dall’ uditore e possa definirsi documento, informazione. Nessuno vieta a Santoro di rappresentare le proprie patologie fra amici, negli ambiti ristretti di una filo-drammatica. Ma avere l’arroganza di propinare come documento probante a milioni di Italiani e di stranieri la propria lettura personale distorta come oggettiva della realtà del Sud, orientando giudizi e creando condizionamenti nei rapporti tra persone e tra popoli, è pura malvagità, è un’ operazione antisociale che alimenta pericolose tendenze antimeridionali.
E’ evidente la faziosità con cui sono puntate le telecamere di Santoro, l’ ostinarsi delle storie di sventurati, le inquadrature lunghe ed ossessive sul degrado, il compiacersi premuroso di dire al mondo che il Sud è abitato da una umanità degradata ed arresa come scelta di vita.
Ci vorranno decenni prima che intere generazioni di giovani del Nord superino e chiariscano i pregiudizi ed il disprezzo verso il Sud inoculati da Santoro. L’ apologeta dell’ accanimento impietoso e violento per immagini sulla condizione umana sventurata, priva di coscienza critica, disconosce sia la poesia pasoliniana che il cristianesimo precostantiniano con cui il Parsanese nobilitava gli sventurati del villaggio.
Santoro, ex funzionario del PCI di Salerno, come il suo partito, dimostra di non avere la carica culturale e morale per accusare frontalmente i carnefici , che nel Sud hanno nome e cognome e scambia per denuncia il facile sensazionismo, rappresentando incolpevoli in una abiezione spettacolare intrinsecamente colpevole. Ed il vuoto dei referenti e di messaggi non va oltre l’ offrire vittime sacrificali per rafforzare i “valori” borghesi e le feroci gerarchizzazioni della società consumistica. Priva dei postulati culturali della denuncia circostanziata, che smaschera i veri colpevoli, la rappresentazione diventa impietosa, macabra, e lascia trapelare un cinismo contorto e morboso .
Nessuna denuncia definita, nessun nome consegnato alla Magistratura, solo timidamente pronunciati i nomi di Gava e Patriarca. Il delirio di Santoro che ha cercato di nobilitarsi evocando atmosfere pasoliniane, non aiuta l’ analisi sui veri mali del Meridione, ma soddisfa solo la domanda di quella parte del Nord che vuole prove che attestino l’ inferiorità e il degrado di un Sud da cui prendere le distanze.
Francesco Miglino”

Gruppo San Francesco
Partito internettiano