giovedì 19 aprile 2007

La pena di morte

Parte dall'Italia l'impegno per abolire la pena di morte a livello mondiale, con la moratoria che sarà presentata all'UE il prossimo 23 aprile dal Ministro D'Alema.
Ancora troppi Paesi usano la pena capitale con incredibile disinvoltura: attualmente, sono ben 54. Per la maggior parte si tratta di Stati con regimi simil-dittatoriali, ma non mancano esempi di democrazia, come gli USA.

Sicuramente, se la moratoria verrà approvata, si tratterebbe di un grosso passo avanti, significherebbe schierarsi dalla parte della vita. E' pur vero che, nel corso degli anni, le esecuzioni capitali sono diminuite notevolmente e che in molti Paesi la pena di morte esiste solo sulla carta, ma allora, che facciano quel passo in più, che la eliminino anche formalmente! In fondo, sapere che esistono pene così severe non scoraggia certo gli uomini dal commettere crimini, anzi! E poi, che scopo ha punire una persona uccidendola? Significa privarla del dono più grosso e importante che ci è stato dato: della vita. Ma dopo? Se il condannato è un assassino, non è con la sua morte che risorgeranno le vittime! Con questo non dico che bisognerebbe essere clementi, perdonare o mitigare le pene, ma che non è educativo ammettere la pena capitale. Se lo Stato vuole insegnare ai suoi cittadini il rispetto delle regole (e questo è, da sempre, lo scopo di ogni cultura e civiltà), allora dia per primo il buon esempio!

Le motivazioni che spingono a condannare a morte sono innumerevoli: si va dalla religione ai motivi politici, ma NESSUNA può essere sufficiente per motivare l'uccisione di un altro essere umano! In base al principio che regola le pene capitali, allora anche lo Stato dovrebbe essere accusato di omicidio e condannato. O meglio, la persona che ha praticato l'iniezione letale o ha abbassato la leva per l'impiccagione si meriterebbe lo stesso trattamento riservato alle sue vittime. Ovviamente, non è possibile... E proprio per questo si deve abolire la pena di morte: se non si garantiscono uguali trattamenti per gli individui macchiati del medesimo crimine, allora bisogna cambiare strategia.

E’ incoraggiante, comunque, sapere che le moratorie contro la pena capitale sono numerose in ogni parte del mondo, secondo il rapporto dell'associazione “Nessuno tocchi Caino”. Sarebbe importante che i Paesi membri dell’ONU firmassero una moratoria universale, per far sentire a livello mondiale la ferma intenzione di abolire la pena di morte.

Irene Sterpi

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi risulta che il Vaticano non abbia mai abolito la pena di morte. Questo lo ricordo non per polemica, ma per chiedere: risluta anche a voi? Ho fatto un po' di ricerche in rete e non ho trovato nulla di certo.

Anonimo ha detto...

non ricordo se è stata abolita del tutto oppure è ancora vigente in caso di attentato contro il papa.
credo la seconda.
D.

valina ha detto...

se non erro è stata abolita nel 1967.

Anonimo ha detto...

non so se la pena di morte è ancora ammessa nello stato vaticano ma se non sbaglio nel catechismo della chiesa cattolica non si fa alcun riferimento alla necessità dell'abolizione della pena di morte, anzi in alcuni casi viene addirittura giustificata...

Anonimo ha detto...

Confermo:
"Con la revisione entrata in vigore il 22 febbraio 2001, il Vaticano ha abolito la pena di morte"

Meglio tardi che mai.
Da:
http://www.nessunotocchicaino.it/bancadati/schedastato.php?idstato=9000167&idcontinente=9

Anonimo ha detto...

U.U.
basterebbe, prima di digitare, domandarsi: " ma chi attentò alla vita del papa fu condannato a morte?".
La risposta la sappiamo tutti. Vero?