domenica 8 aprile 2007

Ora è tutto più chiaro

Quando Mons. Bagnasco, a fine Marzo, disse la sua sui Dico, qualcosa non era chiaro. Secondo le sue affermazioni, riportate dal Corriere della Sera, «perché quindi dire no a varie forme di convivenza stabile giuridicamente, di diritto pubblico, riconosciute e quindi creare figure alternative alla famiglia? Perché dire di no all'incesto, come in Inghilterra dove un fratello e sorella hanno figli, vivono insieme e si vogliono bene? Perché dire di no al partito dei pedofili in Olanda se ci sono due libertà che si incontrano? Bisogna avere in mente queste aberrazioni secondo il senso comune e che sono già presenti almeno come germogli iniziali». A parte il significato del termine "aberrazioni", che può essere frainteso, in effetti ero io, nella mia ingenuità, a credere che Sua Eminenza fosse contrario. Dalle sue parole, la vera posizione non trapela...

Ora, a distanza di una settimana, posso finalmente dare un senso a tutto questo. Colpo di scena: non solo la Chiesa è favorevole ai Dico, ma anche a incesto e pedofilia, o almeno così pare di capire dall'articolo di Repubblica uscito fresco fresco nel Pasquale giorno che è oggi: «Sesso e violenze, scandalo in Parrocchia». Secondo il noto quotidiano d'oltrappennino, infatti, varie ragazzine (minorenni, per usare un eufemismo) erano state costrette ad avere rapporti sessuali con il sacerdote, pena la negazione dell'assoluzione. Seguendo i consigli del prelato, invece, avrebbero raggiunto l'«adesione totale a Dio».

Qualcuno potrebbe pensare a qualche caso isolato, ma in realtà gli episodi furono compiuti dal 1975 al 2005, anno in cui il sacerdote fu trasferito, per motivi di salute, a far danni da qualche altra parte. Che forse le ex-dodicenni non fossero più prestanti come un tempo? Che le nuove dodicenni, figlie delle ex-dodicenni, non ne volessero sapere e avessero già i caz... ehm fatti loro cui star dietro? Che le indulgenze, col tempo, si siano inflazionate in modo talmente preoccupante da non valer più nemmeno una servizietto da pochi minuti? Che la spada di Damocle sulla testa delle dodicenni fosse diventata un budino di Damocle, data la veneranda età del prelato ormai ottantenne?

Domande alle quali, ahimè, non avremo mai risposta. Per lo meno non dalla Chiesa, visto che «a quasi due anni dall'inizio delle denunce dalla Chiesa fiorentina non sono ancora arrivati né "una decisa presa di distanza" dai personaggi coinvolti nella vicenda, né "una scusa ufficiale", né "un atto riparatore autorevole e credibile"».

Come fare, senza essere qualunquisti, a dare un giudizio oggettivo alla vicenda? Essere qualunquisti, ovviamente. E non dare un giudizio oggettivo.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

E che dire anche su tutti gli altri casi di pedofilia e di questa tecnica molto adoprata dall'ecclesia, ovvero "i lavar i panni in casa propria", nel religioso silenzio?
Andrea

marco_p ha detto...

Personalmente, condanno l'operato di chi, nel clero, si sia macchiato di tali atti. Come condannerei il medesimo operato di chi NON è nel clero. Il clero è formato da uomini (intendendo, la specie umana) e perciò un prete pedofilo mi fa schifo al pari di un laico pedofilo.
Premesso questo, io sono cattolico praticante, e se da un lato provo indignazione per ciò che ho detto più sopra, dall'altro so anche che c'è tutto un mondo legato alla Chiesa che non cerca clamori e spesso non occupa nemmeno un posto in un giornale: il mondo di chi crede veramente, di chi ha fede, di chi indossa quelle vesti con responsabilità...e che subisce il cattivo operato di altri come loro e di persone che magari, con tutto il rispetto per la loro libertà di fede o di laicità, sanno dare risalto solamente agli errori o seguono l'identità semplicistica Cristianesimo = Chiesa (Vaticano).

Il mio è solo un modo per sperare che le persone, anche laiche e soprattutto atee, possano sempre considerare le due facce della medaglia, come in tutte le questioni della vita. Spero di non essere frainteso.

Zio Rufus ha detto...

Capisco perfettamente il tuo punto di vista, e rispetto le tue scelte. Anche nel mondo dei non-cattolici c'è del bene e c'è del male. Tuttavia non si riesce sempre a distinguere Chiesa e Cristianesimo se chi crede veramente a quei valori che la Chiesa vera dovrebbe trasmettere, ma che non trasmette, tutte le domeniche va in quella stessa Chiesa che, poi, si macchia di tali atti. Io ad esempio posso decidere di non acquistare prodotti di una certa azienda, perché tale azienda ha una politica che a mio parere è scorretta. Tuttavia in quella stessa azienda potrebbe lavorare il mio vicino di casa, persona che so avere una morale e un'idea vicina alla mia. So che se il mio comportamento fosse praticato da tante persone e l'azienda chiudesse lui ne sarebbe colpito direttamente, ma continuerei a non acquistare quei prodotti. Ci sono, è vero, tantissime persone che nella Chiesa fanno del bene, tuttavia io non le associo alla Chiesa, ma le reputo buone come persone. Quando il Capo della Cei dice la sua, non lo fa a nome suo, ma a nome della Chiesa. Per questo disprezzo l'istituzione pur rispettando coloro che fanno del loro meglio per togliere il fango (e il ridicolo) di cui l'Istituzione Chiesa si ricopre.

dreand ha detto...

Esatto.
Qui non si spara a raffica sui credenti tutti, non si dice che il credente è cattivo e il prete di campagna colpevole, ma si accusano le gerarchie per dei fatti ben precisi.

Anonimo ha detto...

non avete nulla da fare a pasqua?

Anonimo ha detto...

Concordo con andrea e Zio Rufus al 100 %

Mizar ha detto...

mmm...
A leggere i quotidiani la "chiesa" e le gerarhie si notano sempre maggiori spaccature tra la "base" e le "alte sfere".
Cerchiamo di non fare di tutta l'erba un fascio...